Titolo: A un passo dalla vita
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Autore: Thomas Melis
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Formato: Formato Kindle e cartacceo
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Lunghezza stampa: 324
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Editore: Lettere Animate Editore
Prezzo: 1,99 ebook, 20 € cartaceo
L’AUTORE:
Thomas Melis è nato a Tortolì, in Sardegna, nel 1980. Ha
studiato presso le Università di Firenze e Bologna.Nella vita si occupa di
progettazione su fondi comunitari e consulenza aziendale per lo sviluppo. Ha
collaborato con diverse riviste online, dedicandosi alle analisi degli scenari
internazionali e della politica interna. “A un passo dalla vita” è il suo
romanzo d’esordio, pubblicato da Lettere Animate Editore.
Sinossi
È una Firenze fredda, notturna e mai nominata quella che fa
da palcoscenico alla storia di Calisto e dei suoi sodali, il Secco e
Tamagotchi. La città è segnata dalla crisi globale, dietro l’opulenza pattinata
del glorioso centro storico si nasconde la miseria dei quartieri periferici.
Calisto è intelligente, ambizioso, arriva dal Meridione con un piano in mente e
non ha intenzione di trasformarsi in una statistica sul mondo del precariato.
Vuole tutto: tutto quello che la vita può offrire. Vuole lasciarsi alle spalle
lo squallore della periferia – gli spacciatori albanesi, la prostituzione, il
degrado, i rave illegali –, per conquistare lo scintillio delle bottiglie di
champagne che innaffiano i privè del Nabucco e del Platinum, i due locali
fashion più in voga della città. Calisto vuole tutto e sa come vincere la
partita: diventando un pezzo da novanta del narcotraffico.
Cupamente, nella rappresentazione di un dramma collettivo della “generazione perduta”, schiava di un sistema socioeconomico degenere e illusa dalle favole di una televisione grottesca, si snoda questa storia di ingiustizie e tradimenti, ma anche di amicizie e amori forti tragicamente condannati. Perché il male non arriva mai per caso e la vita non dimentica mai nulla, non perdona mai nessuno.
Cupamente, nella rappresentazione di un dramma collettivo della “generazione perduta”, schiava di un sistema socioeconomico degenere e illusa dalle favole di una televisione grottesca, si snoda questa storia di ingiustizie e tradimenti, ma anche di amicizie e amori forti tragicamente condannati. Perché il male non arriva mai per caso e la vita non dimentica mai nulla, non perdona mai nessuno.
RECENSIONE:
Avevo sempre rimandato la lettura di questo libro, seppur del
mio genere preferito, mi sembrava così lontano dalle tematiche che più amo. Mi
sbagliavo: dal momento in cui ho fatto scorrere le pagine davanti ai miei
occhi non ho potuto far a meno di andare avanti, e avanti. La storia non cade
nei soliti cliché : Calisto non è il poveraccio che deve darsi da fare in modo
disonesto per campare, non è neanche il riccone che ruba per sfregio ai
genitori troppo occupati per lui, non è neanche un disadattato o con problemi
mentali, è un ‘furbo’ uno che sa che si può ottenere un ottimo risultato senza
sforzi, percorrendo le vie dell’illegalità. Studente di economia di 27 anni si
è trasferito a Firenze per studiare, ma ha presto deciso che era più semplice e
proficuo fare sodi veloci. Lo fa semplicemente perché così è più facile e
questo mi ha fatto affezionare a lui, perché personaggio VERO nella sua
imperfezione.
L’ambientazione italiana rende tutto più ’reale’ più vivo.
Calisto è un personaggio che si fa amare con tutti i suoi difetti, errori e
debolezze. È un personaggio che ti entra nel cuore con prepotenza e non se ne
vuole staccare più. La sua vicenda è attuale e realistica: un giovane che si
ribella alla dura realtà, al tirare a campare, alla lotta continua per andare
avanti, trova la via facile, la scappatoia che porta dritta al successo.
Calisto rispecchia una realtà ormai ben nota ai giorni
nostri: quella di voler ‘arrivare’ subito e a qualunque costo, senza sacrifici,
senza guadagnarsi i risultati con l’impegno. Una strada da ‘furbi’ in un mondo
di furbi. Percorrendo questa strada Calisto arriverà al punto di dover scegliere
cosa fare della sua vita, scegliere da che parte stare.
Inizialmente il protagonista sembra privo di una moralità,
glaciale e senz’anima, ma a mano a mano ci sarà un cambiamento di rotta, grazie
a Holli, una sorta di grillo parlante in versione femminile, che porterà alla
luce una parte più umana di Calisto, che sembra pian piano iniziare a ragionare
‘per il verso giusto’.
Holli a esser sincera non è riuscita davvero a far breccia
nel mio cuore come Calisto, pur essendo un personaggio ben strutturato e
studiato (come tutti gli altri che girano intorno al nostro ‘eroe’), ma forse
questo è dovuto al fatto che il vero protagonista è solo uno e gli altri
rimangono un po’ da sfondo, almeno nel mio cuore. È la storia di Calisto, i
riflettori sono puntati su lui e il suo cammino. Un cammino durante il quale non
si cade mai nel perbenismo, nel moralismo, nel facile pietismo. È un libro
crudo, duro per certi versi, ma proprio per questo più vivo e di facile empatia.
Ho amato molto le conversazioni, davvero realistiche,
soprattutto quelle tra Calisto e Holli, che vedono il mondo in maniera così
diversa eppure trovano un punto d’incontro.
Anche la scelta di scrivere il parlato nei vari dialetti
permette al lettore di immaginare le scene come fossero in un film o raccontate
da un amico. Il risvolto della medaglia c’è in questo caso: alcune frasi non le
ho capite appieno per la mancanza di conoscenza del dialetto.
Il modo di scrivere è quello che piace a me: veloce, semplice
e diretto. Le descrizioni sono molto dettagliate, ci si sente sempre immersi al
cento per cento nell’ambientazione della vicenda. Il linguaggio è quello della
vita quotidiana, spesso forte e dalle espressioni colorite, senza eccedere
nella volgarità.
L’autore ha saputo
dosare tutto alla perfezione, ogni vocabolo è messo al posto giusto, ogni cosa
perfettamente studiata, con il risultato di riuscire a catturare il lettore a
ogni singola riga letta. I vicoli di Firenze scorrono sotto la pelle e sembra
quasi di vedere i locali affollati, la vita pullulante, ma anche ragazzotti con
le tasche piene di soldi che sbandano camminando per il troppo bere o per
essere strafatti.
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