martedì 30 giugno 2015

Quattro chiacchiere con Thomas Melis


BIO: Thomas Melis è nato a Tortolì, in Sardegna, nel 1980. Ha studiato presso le Università di Firenze e Bologna concludendo il suo percorso accademico nell’anno 2008. Nella vita si occupa di progettazione su fondi comunitari e consulenza aziendale per lo sviluppo. Ha collaborato con diverse riviste on line, dedicandosi alle analisi degli scenari internazionali e della politica interna. Per Lettere Animate Editore ha pubblicato "A un passo dalla vita", il suo romanzo d'esordio, e lo spin off "Platino Blindato".

Benvenuto !!! Questo lo spazio a te dedicato per ringraziarti dei
 selfie che ci hai regalato per #LeggiUnEmergente.
Vorrei mostrare a tutti chi sei e svelare qualcosa in più sul tuo 
libro.

Oltre a scrivere cosa fai nella vita?“Per cominciare voglio salutare tutti i lettori del vostro blog e ringraziarvi per lo spazio che mi concedete. Nella vita mi occupo di progettazione su fondi comunitari e consulenza aziendale, oltre a partecipare alla gestione di un’impresa privata. L’attività professionale è stata per me realmente importante perché mi hanno messo nella condizione di poter scrivere A un passo dalla vita e di pensare, seriamente, a una sua pubblicazione. Dopo la laurea in Lettere e Filosofia e un master in Relazioni Internazionali, il lavoro nel campo della consulenza mi ha imposto l’esercizio quotidiano e prolungato di ore di scrittura tecnica. Ciò mi ha permesso di costituire un grande bagaglio di competenze teoriche e pratiche attraverso cui dare forma alle mie idee, e agli esempi provenienti dai miei autori di riferimento, nelle pagine che compongono il romanzo. Anche in questo momento, nel quale mi sto occupando della promozione, l’esperienza professionale pregressa mi sta fornendo gli strumenti per agire nel modo migliore”.


Cosa leggi nelle ore libere?
“Il genere letterario che preferisco è sicuramente il noir/hard boiled, ovvero il genere di A un passo dalla vita. Di questo filone amo molto un autore italiano come Massimo Carlotto e un mio conterraneo come Marcello Fois, ma anche stranieri come Don Wislow e Pedro Juan Gutiérrez. Il libro deve poi molto a quello che è stato definito New Italian Epic, di cui il Collettivo Wu Ming, De Cataldo e lo stesso Saviano, secondo la definizione data proprio da Wu Ming 1, sono dei degnissimi rappresentanti. Da questa scuola, peculiarmente e felicemente italiana, ho attinto le idee sugli artifizi letterari migliori attraverso cui manifestare la denuncia sociale celata tra le righe di A un passo dalla vita, che diversamente avrebbe rappresentato una semplice crime story. Non è un debito da poco. Ci sono poi altre opere di teoria politica ed economia, tra le principali, che occupano gran parte del mio tempo di lettura e comprendono classici come il De Cive di Hobbes, o i lavori del professor Luciano Gallino. Dedico una grande attenzione anche alle monografie sulla storia del novecento, ultimamente mi sto documentando molto sul terrorismo rosso e nero dell’Italia degli anni 70. Insomma, sono un lettore piuttosto vorace”.


Come è nato questo tuo libro? Come ti è venuta l’ispirazione?“L’ispirazione è nata semplicemente leggendo la cronaca sui principali quotidiani nazionali e le statistiche sul precariato e sulla condizione della mia generazione. Prendiamo l’esempio della droga, di cui il romanzo si occupa approfonditamente: secondo ricerche svolte da diverse università, la città in cui è ambientato il romanzo, Firenze, vede scorrere al suo interno un fiume, l’Arno, avvelenato dalla droga consumata da molti suoi cittadini. Si parla di uno dei tassi più elevati d’Europa, paragonabile solo a quello di Londra: un dato estremamente allarmante. Se poi vogliamo dare un’occhiata ad altri temi del mio lavoro, la depravazione, la sessualità come mercimonio, possiamo accorgerci come, nel nostro Paese, sono innanzitutto le classi dirigenti a crogiolarsi negli eccessi. Parliamoci chiaro, la cultura del bunga bunga, come l’ho definita nel romanzo, è stata propagandata massicciamente dai mass media per tutto l’ultimo trentennio a favore delle generazioni più giovani, e non ha di certo svolto la funzione pedagogica di cui invece ci sarebbe stato bisogno. Oggi non facciamo che scontare gli enormi errori di ieri che, come italiani, ci stanno facendo pagare i fattori oggettivi della recessione globale a un prezzo salatissimo. Come ho sottolineato in altre occasioni riferendomi al romanzo, è stato un uomo potente e di grande familiarità con l’establishment globale come Mario Monti a definire la generazione dei nati negli anni ’80 “generazione perduta”. La nostra generazione ha perso tutti i treni di un benessere che pareva certo e, soprattutto, promesso”.


Quanto hai impiegato per la stesura? E per la revisione?A un passo dalla vita è nato nel giro di un anno. La storia era nella mia testa almeno dal 2008, ma l’ho racchiusa tra le righe parecchio tempo dopo, impegnandomi quasi ogni giorno per circa dodici mesi. Di questi ne ho passato almeno quattro facendo ricerca, principalmente su questioni prettamente lessicali, studiando, attraverso copioni teatrali e dizionari, la sistematizzazione delle diverse varianti dialettali che ho utilizzato. Un altro elemento di ricerca ha riguardato alcuni testi di economia e finanza, per le pagine dedicate alla speculazione finanziaria e agli squilibri economici in Occidente e in Italia. La stesura vera e propria è durata circa nove mesi, mentre altri tre sono stati necessari per revisionare il testo e limarlo”.


Quali sono stati i passi che ti hanno portato alla pubblicazione?“Credo di aver seguito la tipica trafila dell’esordiente: una volta scritto il libro ho iniziato a inviare delle mail che spesso finivano nel cestino virtuale degli scopritori di talenti delle case editrici italiane. Ho ricevuto anche diverse risposte positive e ho fatto le mie valutazioni, in questi casi si ha sempre paura di perdere il fatidico treno. Quando sono stato contattato da Lettere Animate, invece, ho capito immediatamente che si trattava della scelta giusta per il mio romanzo e per la mia carriera di autore. Ho deciso di pubblicare con loro perché ero sicuro della serietà e del know how che mi avrebbero garantito e posso dire che il grande lavoro che abbiamo fatto assieme ha portato a degli ottimi risultati. Certo è solo un inizio, ma nel panorama editoriale odierno, e soprattutto in quello indie,  credo di avere la fortuna potermi ritenere soddisfatto.”.


Ebook o cartaceo?
“Entrambi. Il formato digitale permette delle soluzioni innovative in termini di risparmio e di gestione degli spazi. Basti pensare che nel mio kindle, attualmente, sono presenti quasi 70 titoli che ho pagato a prezzi irrisori, rispetto al cartaceo, e che occupano sempre quei 10 centimetri per 15 delle dimensioni del lettore. Apparentemente il cambiamento che più ricorda questa dinamica è quello che ha portato tutti noi dall’utilizzo dei compact disk agli mp3. Il libro cartaceo però è un’altra cosa: ha quasi una vita propria, lo si può regalare, prestare, rappresenta periodi di vita del lettore. E queste sensazioni non possono essere trasferite su un dispositivo elettronico. Del resto la mia soddisfazione più grande è venuta quando ho potuto stringere A un passo dalla vita tra le mani nel buon vecchio formato tradizionale. Per questi motivi non credo che il libro scomparirà mai”. 

 
Quando scrivi lo fai:
·In silenzio: rigorosamente in completo silenzio.

·Al pc: al PC ma con affianco schemi, appunti, libri e tante altre cose.

Preferibilmente in che stanza ? Nella stanza che utilizzo come studio, quella in cui solitamente lavoro.

·Seduto a tavolino o sul divano-letto? Rigorosamente al tavolo.


Raccontaci in breve di cosa parla, cosa ci racconti in questa storia
“Il romanzo è ambientato in una Firenze notturna, mai nominata e lontana dai circuiti turisti tradizionali che la caratterizzano. In questo scenario si muove il gruppo di giovani meridionali legati a Calisto, il personaggio principale. Il sodalizio criminale – perché di questo si tratta –, si muove tra la periferia degradata e il glorioso centro storico nel tentativo di scalare la gerarchia del narcotraffico cittadino e godere di tutti i vantaggi che il denaro può permettere. In realtà tale deriva sarà accompagnata, logicamente, da numerosi drammi ai quali parteciperanno anche due speculari personaggi femminili: Tati, organica all’ambiente delle discoteche e delle feste lussuose e degeneri in cui i personaggi si muovono, e Holli, la ragazza che opera nel circuito di attività sociali che si occupano delle vittime del gruppo criminale e nella quale Calisto intravede una redenzione. La storia di Calisto è quella di chi decide di ribellarsi ad ogni costo a una condizione di precarietà percepita come ingiusta e immeritata: di chi decide di farlo violentemente. Se dovessi racchiudere in una sola frase la storia e il senso del romanzo direi che A un passo dalla vita è la storia di coloro che decidono di fare la scelta sbagliata. E Calisto, pur nella sua amletica ambiguità, è uno di questi”.
Perché dovremmo leggerlo?Perché racconta in modo disincantato un mondo che esiste, e che ci circonda, ma che molti sottovalutano o preferiscono non vedere. Perché dà una testimonianza della frustrazione e della rabbia della “generazione perduta” – un simpatico understatement per evitare di dire “generazione fallita” –, la generazione che non avrà figli perché non ha lavoro, quella più preparata e qualificata ma meno pagata e occupata. Infine, lo consiglio ai lettori perché fornisce un piccolo segnale di cosa potrebbe succedere, sempre più spesso e a sempre più persone, se non si dovesse trovare una soluzione – reale e non propagandistica – alle problematiche di cui abbiamo parlato”.  


Cosa dicono i lettori?  Proponici qualche recensione  Ecco alcuni pareri completi di link alla recensione:"Un passaggio consigliato per qualsiasi aspirante scrittore che fatichi a trovare genialità nella propria scrittura". rivistaunaspecie.com Link: http://bit.ly/1CYKVDz"Uno di quei libri che fanno capire quanto talento possa nascondersi dietro la penna di un autore emergente". soleeluna.altervista.org Link: http://bit.ly/1LzaqNp"Niente è scontato, nel romanzo di Melis, i colpi di scena si avvicendano regalando una cavalcata al cardiopalma dalla quale è difficile stancarsi. Istruttivo, senza volerlo essere, né pretenzioso, è il libro che vi terrà svegli la notte, assicurato". sesolosapessidire.wordpress.com Link: http://bit.ly/1JgoiP9"Duro, spietato e schietto in un variegato sottobosco di criminalità e povertà di ideali, regala momenti di azione, di suspense e di poesia, senza perdere mai la luce tetra negli occhi". sognandotralerighe.blogspot.it  Link: http://bit.ly/1CqKa2r""Un libro che fa riflettere sul potere illusorio dei soldi e sull'amicizia". lerecensionidellalibraia.blogspot.it Link: http://bit.ly/1SGzWEp"Se è vero che in un romanzo il linguaggio ha parte fondamentale nel valore di un'opera, qui abbiamo davvero un buon lavoro". ebbrezzadellacultura.blogspot.it Link: http://bit.ly/12J500U


Cosa bolle ora in pentola? Progetti per il futuro?“Non ho ancora valutato seriamente la possibilità di progetti futuri. Al momento sto iniziando a pensarci, raccogliendo il materiale per dare eventualmente forma a un’idea che da un po’ mi ronza per la testa. Posso solo dire che se scriverò un nuovo romanzo lo dedicherò alla mia terra d’origine: la triste e bellissima Sardegna. Diciamo che l’aver scritto Platino Blindato, lo spin off di A un passo dalla vita, mi ha dato la possibilità di utilizzare una nuova tecnica di scrittura e narrazione, diversa dalla prima persona caratteristica del mio esordio. In questo momento, però, sto lavorando affinché la versione cartacea del romanzo raggiunga la massima diffusione in particolar modo nella mia città d’origine. Una volta esaurita questa fase, valuterò meglio cosa fare”

Ti faccio un enorme in bocca al lupo per tutto e ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo .





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domenica 28 giugno 2015

Carlo Francesco Zappulla intervista





Benvenuto !!! Questo lo spazio a te dedicato per ringraziarti dei selfie che ci hai regalato per #LeggiUnEmergente.
Vorrei mostrare a tutti chi sei e svelare qualcosa in più sul tuo libro.

Oltre a scrivere cosa fai nella vita?
Come occupazione faccio il magazziniere presso un magazzino di mobili, come passioni che coltivo amo leggere, andare al cinema, viaggiare, fare video (spesso i soggetti sono gli animali).

Cosa leggi nelle ore libere?
Un po’ di tutto, spazio dal fantasy, fantascienza, horror, thriller e avventura.

Come è nato questo tuo libro? Come ti è venuta l’ispirazione?
Anni fa gestivo un blog su una piattaforma – ormai chiusa – e così mi misi a scrivere delle storie che potessero catturare l’attenzione di qualche lettore. Ho avuto un discreto successo: 27.000 visite in quattro anni. Erano racconti piuttosto lunghi, pubblicati a puntate. La gente li leggeva e commentava. Spesso l’ispirazione me la davano i lettori più accaniti, che sono anche diventati dei personaggi nelle storie che ho inventato.     

Quanto hai impiegato per la stesura? E per la revisione?
Circa tre anni per la prima stesura, qualche mese per le varie revisioni.

Quali sono stati i passi che ti hanno portato alla pubblicazione?
Seguivo un blog di una scrittrice pubblicata da Lettere Animate, così mi sono incuriosito e sono entrato sul sito dell’editore. Ho chiesto se pubblicassero anche raccolte di racconti, ho inviato una mail con il manoscritto e ho atteso.   

Ebook o cartaceo?
Entrambi, solo che il cartaceo uscirà a breve.

Quando scrivi lo fai:
·       In silenzio
·       Ascoltando musica (se si di che tipo)
·       Al pc
·       Su carta
·       Preferibilmente in che stanza ?
·       Seduto a tavolino o sul divano-letto?
Ascoltando musica, quasi sempre sono colonne sonore di film che mi sono piaciuti parecchio. Scrivo in camera mia, oppure in auto, su quaderni, oppure al computer, però mi appunto degli schemi sui capitoli che devo scrivere. E questo lo faccio sempre, perché mi aiuta per la prima stesura.

Genere del libro?
Horror, fantasy e fantascienza.

Raccontaci in breve di cosa parla, cosa ci racconti in questa storia
Si tratta di una raccolta di 14 racconti.
Il mondo di Misy
Jack, curiosando per il centro di Roma, viene catapultato in un universo parallelo. Conoscerà Max e il mondo in cui vive. Max non è un cane comune, ha molte qualità nascoste.
Il cacciatore di taglie
Cyvin cattura un ladro di cavalli, conoscerà una strana religione e molti altri personaggi, mentre il mondo si avvicina al baratro della distruzione. E’ un fantasy – western che vi catturerà, anche per l’ironia dei personaggi.
Il contatto
Jeremy Dowson è stato appena licenziato, entra in un bar per affogare la sua tristezza in un caffè e stringe la mano a un tizio. Succederà qualcosa di immaginabile.
In magazzino
Quattro magazzinieri si ritrovano ad affrontare un Out break di zombie durante il loro turno di lavoro. Il mondo non sarà più lo stesso, nemmeno le persone che cercheranno di sopravvivere.
La grotta Jeckjr
Due coppie di ragazzi vanno a Sherley-Wood, un parco nazionale, per passare un paio di giorni in mezzo alla natura. Un libro strano racconta di una vecchia grotta, l’autore è uno pseudonimo e la casa editrice non esiste più. E se la grotta fosse lì vicino?
La stirpe spezzata
La gente di Conrad vive tranquilla, finché un esercito di mostri non invade le loro terre e gli consegna un ultimatum. Re Spen deve prendere la sua più importante decisione, ne va delle vite della sua gente, della regina. Un racconto epico!
E questi sono solo alcuni racconti. Non volevo dilungarmi troppo.

Perché dovremmo leggerlo?
Perché vi immergerete in 14 storie e vivrete avventure assieme ai protagonisti. Dimenticherete il presente per sapere come si svilupperanno le loro storie. Credetemi, vi terranno compagnia!

Cosa dicono i lettori?
Proponici qualche recensione  (copia incolla o metti il link )
Francesca.
intrigante, delicato,
I sogni si sono materializzati e gli incubi hanno sussurrato dietro le spalle.
Consigliato e suggerito per diletto e dileggio.
Paolo.
ottimo libro, la resa descrittiva per immagini supera le aspettative, leggendo sembra di essere insieme ai protagonisti, bello, molto bello.

Cosa bolle ora in pentola? Progetti per il futuro?
Ho appena terminato “Angeli, Diavoli e Zombie”, un’altra raccolta di racconti sempre fantasy, horror e fantascienza. Adesso è in mano a Lettere Animate Editore e presto verrà pubblicato. Inoltre sto terminando un romanzo di genere Fantastico dal titolo “Dreamworld – Io, Katy e Lupo”. Mancano due capitoli per terminare la prima stesura.

Ti faccio un enorme in bocca al lupo per tutto e ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo.
Crepi il lupo! Grazie a te per le belle domande che mi hai fatto, per me è stato un piacere.



Questo è il link al mio blog.

sabato 27 giugno 2015

segnalazione YGDRASILL



Vi presento un'altro EBOOK dal catalogo Lettere Animate , buona lettura a voi e a me: il libro è in attesa nel mio kindle, in ottima compagnia. Viva l'estate, dai che si legge, si legge si legge!!!




BIOGRAFIA
Livio Sollo nasce a Napoli nel 1989. Atleta, genio della matematica, poeta, pittore, artista poliedrico e volto televisivo noto: tutte cose che Livio non è. In compenso fin da bambino si diverte a leggere e raccontare storie d’ogni tipo. Si laurea a Perugia e comincia a fare il giornalista, un lavoro che lo porta fino agli studi televisivi di CNBC Italy (507 Sky), dove tuttora scrive, traduce e fa il doppiatore.
E’ l’autore del programma The Floor, condotto da Silvia Berzoni, dedicato alla finanza americana analizzata direttamente dal piano terra di Wall Street. In realtà è tutta una copertura: la sua vera vita sta in quelle storie che non smette mai di leggere e che qualche volta prova a raccontare.

TRAMA
Una scommessa andata male e un giovane con tante domande. Un binomio che almeno una volta ha rispecchiato la vita di tutti. Di solito è meglio chiudere gli occhi e fare un bel respiro. Ma non basta a Vittorio per uscire dai corridoi di Villa Salieri né a Laura per ritrovare la via di casa nella nebbia. Forse è un sogno, si ripetono di fronte alle visioni che tormentano corpo e spirito, forse è uno scherzo di chi si è lasciato prendere la mano. Eppure la via di casa è smarrita. Ogni spiegazione soffocata dal buio e dalla pioggia. Vittorio e Laura sono in viaggio alla ricerca disperata di una spiegazione e della risposta a una domanda ricorrente: che cos'è Ygdrasill?

SINOSSI
Vittorio ha fatto una scommessa. Quando Antonio lo ha sfidato a fotografare gli interni di Villa Salieri, mausoleo che si dice sia abitato dagli spiriti, non è riuscito a rifiutare, poiché ne andava di mezzo l’orgoglio. Armato di macchina fotografica e accompagnato da Laura, scontrosa amica di vecchia data, Vittorio si è addentrato nei corridoi impolverati, fra il mobilio novecentesco ormai marcio, consapevole che l’unica cosa spaventosa che avrebbe trovato sarebbero stati ragni e topi di campagna. La sua opinione tuttavia cambia quando strani avvenimenti iniziano a sconvolgere la villa, costringendo lui e la sua amica alla fuga. Una volta fuori, Vittorio e Laura si ritrovano in un ambiente sconosciuto, su un sentiero che conduce in un bosco e ad una strana città mai vista prima. Fra dubbi e paure, incontri sorprendenti e bestie misteriose, i due amici si scoprono prigionieri di un gioco macabro in cui recitano la parte delle vittime, costrette a fuggire di continuo per salvarsi la vita. Come se la situazione non fosse già al limite della realtà, Vittorio inizia ad avere strane visioni, distorsioni che coinvolgono eventi presenti e futuri. Come hanno fatto ad arrivare lì e qual è il legame tra gli incubi e i pericoli che si susseguono? La realtà non è quello che sembra e starà a loro comprendere la vera natura del gioco, fino a svelare l’incredibile mistero che si cela dietro le urla dei suoi partecipanti.

Link :

venerdì 26 giugno 2015

Recensione di 'Il nostro gioco. Sogni sospesi"

IL BLOCCHETTO:




Titolo: Il nostro gioco. Sogni sospesi
Autore: Ilaria Pasqua
Editore: Leucotea (1 gennaio 2015)
Formato: cartaceo. Copertina flessibile: 124 pagine
Prezzo:12,90
Pagine:124




L’AUTRICE:
Ilaria Pasqua è una giovane scrittrice, articolista nella redazione del giornale Futuro Quotidiano.com, gestisce un suo blog dove recensisce libri e film e collabora con la rivista di cinema Recencinema.it .
Esordisce come selfpublisher, per poi affidare i suoi lavori a varie case editrici:
Le tre lune di Panopticon – Anime prigioniere”, primo volume di una trilogia, è ora pubblicato da Lettere Animate Editore.
Il giardino degli aranci – Il mondo di Nebbia”, primo libro di una seconda trilogia, è pubblicato da Nativi Digitali Edizioni.
Il secondo volume della saga, “Il giardino degli aranci – Il mondo del Bosco“, è uscito il 16 ottobre 2014, sempre per Nativi Digitali Edizioni.
Il bambino nascosto nel buio” edito da La Ponga Edizioni.
Ha pubblicato ad agosto il racconto “Quel sigaro” nell’antologia “Aquarium” con Lettere Animate Editore.
Il nostro gioco è il suo ultimo lavoro edito da Leucotea edizioni.


SINOSSI:
“Devo portarla via di qui" è l'unico pensiero che Davide ha in mente mentre corre via dal ghetto insieme a sua sorella Flaminia, di cinque anni. È la mattina del 16 ottobre 1943 e i due ragazzini sono rimasti soli in una Roma che non riconoscono più. I tedeschi hanno preso in mano le redini della città, e loro non sanno dove rifugiarsi per sfuggirgli. Davide porta avanti il gioco iniziato dai loro genitori per impedire alla bambina di capire cosa sta succedendo. E così farà anche Enrico, un ragazzino dei quartieri ricchi che li nasconde in casa sua rischiando molto. Nonostante una prima iniziale diffidenza nascerà una bellissima amicizia che li salverà da un destino orribile. Continueranno a giocare tutti insieme, trascinati dai sogni magnifici di Flaminia, fino a quando non finirà la guerra, fino a quando non sfiorirà del tutto l'infanzia.




RECENSIONE:
Questa è la storia di un’amicizia nata nella peggiore delle situazioni: la guerra.
Due fratelli ebrei, Davide 12 anni e Flaminia 5 si ritrovano divisi dai genitori durante un rastrellamento. Davide, sentendosi responsabile per la sorella, continua un gioco iniziato dai genitori, facendo credere alla sorellina di partecipare a un grande nascondino. Il tutto s’incentra un po’ su questo:il nascondere le brutture della guerra agli occhi innocenti di un bambino e trasformare tutto in un gioco. E Flaminia riuscirà a mantenere la  sua spensieratezza fino all’ultimo, finché sarà possibile, grazie anche all’intervento di Enrico. Un bambino solo, che va contro gli stessi genitori ospitando ebrei in una casa frequentata da tedeschi  e cercando di rendere la permanenza, per quanto possibile, piacevole e sicura, soprattutto per la piccolina.
Questo lato protettivo dei due ragazzini per la protagonista più piccola è la parte più dolce e ben riuscita della storia. Flaminia gioca, mangia con voracità, ha sempre i suoi bei codini ben fatti dal fratello maggiore e ha sempre voglia di giocare, nonostante tutto.  Enrico e Davide invece sono cresciuti prima del tempo, sono adulti in miniatura e cercano solo di sopravvivere in un mondo corrotto dalla guerra, preservando la spensieratezza della piccola Flaminia.

L’unica parte che per me ha stonato un pochino è quella inerente ai sogni in comune dove i bambini s’incontrano e si sfogano della segregazione cui sono costretti. Poi al mattino si ricordano tutto, come fosse reale. Una parte un po’ troppo fantastica per un libro ambientato nella cruda realtà. Ovviamente questa è una scelta voluta, che fa proprio da contrasto alle brutalità della guerra. Ciò nonostante forse avrei scelto un’opzione un po’ meno fantastica.  Invece avrei dato un po’ più di spazio al contorno: una maggiore descrizione di Roma in quel periodo storico, una finestra aperta anche al di fuori della piccola nicchia della casa di Enrico, non mi sarebbe affatto dispiaciuta.


GIUDIZIO COMPLESSIVO:


Il libro si legge d’un fiato, la trama è piacevole e non è intrisa del solito pietismo in cui è facile cadere quando si parla di bambini in difficoltà.
Consigliato per chi vuole una storia in cui i sentimenti fanno da padroni , una storia in cui il mondo degli adulti, brutale e sconvolgente, contrasta con la forza della fantasia, una storia in cui chi deve essere protetto e aiutato è in realtà chi aiuta gli altri a superare i brutti momenti, grazie alla contagiosa allegria, la purezza e l’ingenuità.
La delicatezza di quest’autrice nel trattare argomenti così spinosi, ha dato vita a un romanzo meritevole d’attenzione.



mercoledì 24 giugno 2015

segnalazione: romanzo “Un cuore a metà” di Silvia Maira



Ecco una nuova uscita per Lettere Animate, oggi vi segnalo il romanzo di Silvia Maira, buona lettura!!!!!


Sinossi del romanzo “Un cuore a metà”
di
Silvia Maira

Aida Leone è una trentenne siciliana, agente immobiliare con una famiglia normale e un’amica di vecchia data, Mila, il cui legame è più forte di un vincolo di sangue.
All’improvviso, in un freddo giorno di dicembre, la sua vita tranquilla viene sconvolta dall’incontro con Ruggero Serravalle, facoltoso e affascinante imprenditore romano, trent’anni più grande di lei.
Tra i due scoppia una passione forte e travolgente, che sembra superare ogni ostacolo, sociale e generazionale. Ruggero si troverà ad affrontare la famiglia di Aida: le perplessità di papà Pietro, che ha la sua stessa età e di mamma Lucia, che avevano immaginato al fianco della loro figlia un uomo più giovane. Aida, dal canto suo, si scontrerà con l’anziana madre di Ruggero, una donna di ottanta anni dal carattere forte e volitivo, che ha un forte ascendente sul figlio e che vive nel ricordo della moglie di Ruggero, deceduta qualche anno prima, a cui la donna era molto affezionata.
Può un amore e un’attrazione così forte superare tutte le difficoltà?
Il destino sembra complicare ulteriormente le cose quando, nella vita di Aida, compare una nuova persona, Johnny, un musicista, poco più grande di lei, allegro e spensierato, che se ne innamorerà perdutamente e proverà a far breccia nel suo cuore, nonostante l’ingombrante presenza di Ruggero, con la sola ricchezza di cui dispone: la musica.
Un cuore a metà” è un romanzo ricco di emozioni, un ricamo di sentimenti che mira ad arrivare dritto al cuore del lettore, una storia vissuta tra due paesi della Sicilia, Marina di Scimeca e Fontanabella, i cui nomi sono di pura invenzione, e Roma.
Una storia ricca di colpi di scena, con un finale rassicurante, ma non scontato.


“UN CUORE A  META’ ” si rivolge al lettore che vuole emozionarsi e viaggiare con la mente grazie alla forza trainante della lettura, si rivolge a chi crede che esista ancora un sentimento vero come l’amicizia, che l’amore vero va vissuto sempre e comunque. Si rivolge a chi sa emozionarsi davanti ad un tramonto sul mare e a chi subisce l’innegabile fascino di Roma.


martedì 23 giugno 2015

Intervista a Daniela Nardi



Benvenuta !!! questo lo spazio a te dedicato per i selfie che ci hai regalato per #LeggiUnEmergente.
Questa una pagina è tutta tua: uno spazio per mostrare a tutti chi sei e svelarci qualcosa in più sul tuo libro.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Grazie per avermi dedicato questo spazio. Ѐ una magnifica occasione per farmi conoscere.
Cosa faccio nel tempo libero? Quando non scrivo, passeggio. Cammino per raccogliere le idee, puntualizzare un pensiero, farmi venire un’ispirazione. Da circa un anno mi sono trasferita in una cittadina col mare a due passi. Adoro andare sulla spiaggia, soprattutto d’inverno quando ci sono poche persone, e guardare il mare.





Parlaci di te come lettrice: quali i tuoi generi preferiti? Gli autori?

Non sono il tipo “leggo di tutto, anche gli scontrini del bar”, anzi, sono piuttosto selettiva. Amo i classici come Hesse, Mann, Ibsen, Pirandello, Kafka. Sono una fanatica della letteratura latino americana e adoro Gabriel Garcia Marquez e Isabel Allende. Però non ho pregiudizi e se mi capita un autore emergente che è nelle mie corde lo leggo volentieri, magari provo anche una sana invidia perché è più bravo di me!



Come è nato questo tuo libro? Come ti è venuta l’ispirazione?

Il mio libro è una raccolta di racconti ispirata alla realtà. A volte basta una frase pronunciata in un discorso, un evento di cronaca, un episodio vissuto in prima persona; comincio a rifletterci su, costruisco un racconto il più possibile aderente alla realtà, ma anche in grado di cogliere lo stato d’animo, di far riflettere sulla natura del protagonista o dei protagonisti che non sono “personaggi”, ma esseri umani.





Quanto hai impiegato per la stesura? E per la revisione?

Essendo una raccolta di racconti scritti negli anni, quantificare il tempo di stesura è fuorviante. Diciamo che il più “vecchio” ha circa dieci anni e il più recente un paio. Ovviamente non sono gli unici racconti che ho scritto, ma una selezione di quelli più aderenti al tema proposto. Stesso discorso per la revisione.


Quali sono stati i passi che ti hanno portato alla pubblicazione?

Ero piuttosto scettica sul fatto che le case editrici fossero propense a pubblicare raccolte di racconti e, inizialmente, i fatti mi hanno dato ragione. Ho fatto una scrematura delle pochissime che le accettavano e, quasi per caso, leggendo sul forum di Writer’s Dream, sono incappata in Lettere Animate, che da subito mi è sembrata una realtà molto dinamica; inoltre divulgava in digitale, che è la dimensione giusta per i miei lavori. Ho mandato il manoscritto…ed eccomi qui!


Quando scrivi lo fai:
·       In silenzio
·       Ascoltando musica (se si di che tipo)
·       Al pc
·       Su carta
·       Preferibilmente in che stanza ?
·       Seduta a tavolino o sul divano-letto?


Lo faccio in silenzio (ho bisogno di concentrazione e in quei momenti, anche una mosca mi distrae) al pc in una stanza, ma anche in soggiorno, sul balcone, sul divano letto…quando urge scrivere non ci si fa tanto caso!


Genere del libro?

Sinceramente? Non saprei dare una collocazione precisa. Main stream forse è generico, neorealismo un po’ pretenzioso. Amazon lo classifica anche come Urban life. Insomma è Narrativa.




Raccontaci in breve di cosa parla, cosa ci racconti in questa storia

Carne Umana è una raccolta di quindici racconti brevi, che sono incentrati su argomenti di grande attualità, quali la violenza sulle donne, la vita in carcere, gli sbarchi dei clandestini, l’omosessualità, il bullismo, il disagio sociale, la malattia e la morte.
La definizione “carne umana” pone in evidenza la vera natura dei protagonisti che sono puri e semplici corpi in balia della violenza e del male che li opprime. Siamo di fronte a individui che devono affrontare dei punti nodali della propria esistenza e accettare i fatti che ne deriveranno, recuperando nel profondo tutta la forza d’animo di cui sono capaci.
 C’è un filo poi che lega tutte le storie: la riflessione sull’angoscia di vivere, sulla solitudine e l’emarginazione.

Perché dovremmo leggerlo?

Come dicevo sopra, è un libro di grande attualità, capace di regalare emozioni forti, che non indulge nel patetismo, ma cerca attraverso le pagine di restituire, in modo efficace e convincente, l’immagine di una realtà immediata e cruda, che non ha limiti temporali o spaziali, in quanto storia del mondo attuale.


Cosa dicono i lettori?
Proponici qualche recensione 

Queste sono un paio di recensioni su Amazon, le metto qui perché sono piuttosto brevi (così non vi tedio troppo!)



5.0 su 5 stelle Poesia della sofferenza, 18 marzo 2015
Di tommi187 - Visualizza tutte le mie recensioni
Acquisto verificato(Cos'è?)
Questa recensione è su: Carne Umana (Formato Kindle)
Carne Umana è un reportage a puntate sui meandri più bui della nostra società. Poesia del disagio e della sofferenza e momenti di linguaggio "vero", reale e tangibile si alternano nella creazione di piccoli ritratti crudi, ma gentili, di una realtà contemporanea nascosta. Daniela Nardi mostra, senza giudicare, attraverso una scrittura elegante e curata nella sua molteplicità. Fa emergere situazioni ignorate, che solitamente restano confinate sotto il tappeto, pur riempendo ogni angolo delle nostre città. Carne Umana è proprio questo: una testimonianza in presa diretta del dolore e della solitudine dell'uomo Occidentale, dal reietto nato al nuovo reietto. Nel momento in cui se ne conclude la lettura lo si percepisce come uno schiaffo: uno schiaffo di cui si sentiva il disperato bisogno.
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4.0 su 5 stelle Drammatico ma bellissimo, 26 aprile 2015
Di moda64 - Visualizza tutte le mie recensioni
Acquisto verificato(Cos'è?)
Questa recensione è su: Carne Umana (Formato Kindle)
Quindici racconti che trattano temi molto forti e drammatici; la lettura di ciascun racconto mi ha lasciato un nodo in gola e molta tristezza, assegno però 4 stelle per lo stile bellissimo e altamente poetico di questa scrittrice di rara bravura

Ce ne sono altre, sempre su Amazon a cui rimando con i link.





E poi c’è una recensione su un blog che non fa sconti a nessuno e che per me è stata la prova del fuoco:





Cosa bolle ora in pentola? Progetti per il futuro?

Ho inviato a Lettere Animate un vero romanzo, Mille Giorni d’Inverno, scritto con uno stile particolare, evocativo e con i toni della favola. Narra le vicende di una famiglia sfollata durante la seconda guerra mondiale, dove le emozioni non mancano e nemmeno i colpi di scena! Tutto tratto da storie vere, naturalmente. Secondo l’editore dovrebbe uscire a luglio, incrociamo le dita!
Ma non è finita: ho in cantiere un altro romanzo, un romance ambientato negli anni ottanta che è uno spaccato, a volte serioso, a volte ironico, sul mondo adolescenziale di quell’epoca.


Ti faccio un enorme in bocca al lupo per tutto e ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo .
Grazie a te Francesca e al tuo blog.





I link per l'acquisto 
AMAZON:

LA FELTRINELLI:

MONDADORI STORE:


IBS LIBRI:

 LA MIA PAGINA FACEBOOK:



Grazie Francesca, davvero di cuore, sei una persona speciale <3


Cartaceo

Ecco il pacco appena arrivato con il mio cartaceo!!!!! che gioia ragazzi!


lunedì 22 giugno 2015

Intervista a Paola Casadei

Benvenuta e  ancora bravissima per i selfie che ci hai regalato per #LeggiUnEmergente.
Questa una pagina è tutta tua: uno spazio per mostrare a tutti chi sei e svelarci qualcosa in più sul tuo libro.
Ciao Francesca e grazie per questa intervista.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Il mio tempo è organizzato al contrario: dato che sono arrivata da poco in Francia e non lavoro, trascorro gran parte della giornata a leggere, scrivere, imparare a usare i social network. Suono il pianoforte e ho qualche allievo. Poi frequento due club di lettura (uno in inglese e uno in inglese), per cercare di costruirmi un ambiente sociale intorno, dato che sera e week-end rimaniamo spesso in famiglia. Mi resta dunque solo un po’ di tempo libero per occuparmi della casa e della cucina.

Parlaci di te come lettrice: quali i tuoi generi preferiti? Gli autori?
Narrativa di certo. Thriller e polizieschi per rilassarmi. In questo momento non ho autori preferiti, ho avuto una fase (lunghissima) di soli classici, poi autori sudafricani (dai premi Nobel Nadine Gordimer e J.M. Coetzee a Brink, Damon Galgut, Zakes Mda), francesi, che scopro grazie alle scuole dei miei figli, italiani e non solo. In  questo momento sto leggendo anche molti esordienti.

Come è nato questo tuo libro? Come ti è venuta l’ispirazione?
È nato vivendo davvero in Africa per dodici anni con la famiglia. Ho conosciuto persone speciali e vissuto esperienze fuori dall’ordinario, mi sembrava un’occasione da cogliere. Anche per non dimenticare.

Quanto hai impiegato per la stesura? E per la revisione?
È un libro molto disordinato. Direi un anno, anzi molto di più per la stesura, dato che per mesi mi capitava di non scrivere nulla. Ne avevo scritto un altro in precedenza, che è e resterà nel computer e che mi aveva preso già un paio d’anni, ma non mi convinceva e ho ricominciato tutto daccapo con nuovi personaggi e idee. Anche la revisione è stata lunga, perché non l’ho mai fatto leggere a nessuno fino alla fine e non ero mai soddisfatta.

Quando scrivi lo fai:
·       In silenzio
·       Ascoltando musica (se si di che tipo)
·       Al pc
·       Su carta
·       Preferibilmente in che stanza ?
·       Seduta a tavolino o sul divano-letto?
Il più delle volte in silenzio al pc, davanti alla scrivania in un piccolo studio che avevamo previsto per mio marito, in silenzio e bevendo molto caffè e tè alla menta. Tempo fa scrivevo molto su carta, ho ancora fogli e quaderni con note e appunti sparsi ovunque, ma di recente cerco di usare il computer.

Genere del libro?
Narrativa contemporanea.

Raccontaci in breve di cosa parla, cosa ci racconti in questa storia
Nel libro racconto la vita intera di un’adolescente che a un anno si trovava già in Africa, in scuole piene di bambini provenienti da Gabon, Costa d’Avorio, Argentina, Colombia, Russia, Francia, Madagascar, Camerun. Quando ha 16 anni la sua famiglia trasloca in Italia, in una città del centro-nord non specificata, che Carlotta conosceva solo perché andava in estate a trovare i parenti. Deve ricostruirsi tutto intorno, appoggiandosi alle amiche lontane grazie a Skype e guardando spesso le foto del passato insieme al suo fratellino adottato. C’è un po’ di tutto: ricordi di viaggi, conversazioni tra adulti circa le sorti dell’Africa, la situazione degli aiuti all’Africa, i disagi per la situazione sanitaria o sociale, l’amicizia con una ragazza alla quale hanno ucciso il padre; articoli di giornali sudafricani riguardanti gli abusi sui bambini e le violenze, un riassunto sulla storia del Sudafrica. Ci sono anche riflessioni e ricette di Giulia, la madre, che compie il suo percorso di distacco dall’Africa riproponendo piatti africani come la thieboudienne, il mafé, il caril de camarão, il bobotie. E una storia d’amore che nasce.

Cosa dicono i lettori?
Proponici qualche recensione  
Ho solo due commenti, uno su Amazon e l’altro su Bookrepublic. Li incollo:
“Storia avvincente!
Evoca personaggi,avvenimenti e paesaggi molto realistici e concreti,soprattutto per chi ha visitato quei luoghi e ha visto gli animali, caratteristici di quell'affascinante terra,qui descritti con una dovizia di particolari che denota una personale e precisa conoscenza di ciò che viene descritto!
Notevole è anche la profondità con cui vengono descritti e analizzati i sentimenti di un'adolescente che, pur così giovane,affronta con disinvoltura,anche se, a volte,con sofferenza psicologica,il disagio di ben quattro o cinque traslochi in continenti e nazioni dalle caratteristiche diverse e, a volte,contrastanti.
Lo consiglio per la precisione ed esattezza delle descrizioni e per la profondità dell'analisi dei sentimenti!”

“Un romanzo denso di emozioni di chi l'Africa l'ha respirata con il cuore!”

Cosa bolle ora in pentola? Progetti per il futuro?
Sto scrivendo un racconto di genere diverso dal libro, che nella mia testa avrebbe anche  già un seguito. Ma soprattutto sto cercando di pubblicare un romanzo molto interessante che ho tradotto dal francese: autrice e traduttrice mi sembra un sogno ambizioso per una farmacista quale ero, ma non irrealizzabile.

Ti faccio un enorme in bocca al lupo per tutto e ti ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo .








Disponibile su tutti gli store

giovedì 18 giugno 2015

#LaNotteBiancaDegliEbook

Ed ecco un'altra magnifica iniziativa da non perdere! Tanti , Tanti libri scontatissimi da accaparrarsi, che aspettate a partecipare?


Sabato 20 giugno la notte si accende di stelle e ogni astro splendente porta verso un nuovo mondo fantastico. Anche quest’anno, tra il 20 e il 21 giugno, torna Letti dei Notte, un progetto di Letteratura Rinnovabile, che dal 2012 vuole promuovere la letteratura.
Non è una notte qualunque. È una notte magica dove tutto può accadere intorno ai libri, una festa della lettura diffusa e simultanea lungo tutto lo stivale, ormai un fenomeno di costume.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto...
CHIACCHIEREDISTINTIVORB.BLOGSPOT.COM|DI ROBERTO BONFANTI