Titolo: L’Araba Fenice
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Autore: Michele Sbriscia
Formato: e-book
Formato: e-book
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Lunghezza stampa: 219
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Editore: Lettere Animate
Prezzo: 1,99
L’AUTORE:
Michele Sbriscia è nato a Fano l’8
Agosto 1970. È sposato con Lara e ha 2 figli, Giorgia e Matteo. È diplomato in
elettronica e “ha la fortuna”, dichiara lui stesso, di lavorare nel settore da
oltre 20 anni. Ha scritto il romanzo “Araba Fenice” edito da Lettere Animate a
Giugno 2015. Ama leggere, scrivere, disegnare…tutto quanto permetta di sognare
a occhi aperti!
Sinossi
Un’incredibile avventura sta
per portare Andrea a vivere il suo sogno, ma continui balzi spazio-temporali lo
tramuteranno in terrificanti incubi. Presenze malefiche cercheranno di
strappare il protagonista alla realtà, rivelando orrori consumati nel corso dei
secoli. La recente storia d’amore con Kari e il suo nuovo lavoro verranno messi
alla dura prova anche dall’arrivo di uno spietato killer giunto dall’Africa per
rintracciare un antico tesoro berbero. Segui la piuma della Fenice e tutti gli
enigmi saranno svelati da un foglietto bruciacchiato recante antiche
iscrizioni, scritto col sangue dal famoso alchimista Cagliostro.
RECENSIONE DI PAOLA:
Andrea Sgroglia è un uomo normale, come uno di noi. Gestisce la propria
agenzia viaggi, di fronte a un negozio di scarpe dove lavora una giovane e
bella ragazza tunisina da cui si sente particolarmente attratto. Kari è il suo
nome. Andrea dalla sua scrivania è a soli 5,22 metri da lei. Fin qui sembra
tutto normale, magari una storia d’amore sta per nascere tra i due. Invece no!
Andrea entra in biblioteca e uno strano tizio consegna un libro e se ne va
svelto. Curioso! Che libro era? “Trattato
di Christoforo Acosta africano medico, & chirurgo della historia, natura,
droghe medicinali...”
Da qui partono due storie in una, un racconto avvincente scritto su due
piani temporali, con una trama complicata e articolata bene, in cui una persona
“normale” e un po’ curiosa come Andrea si trova a vivere un’incredibile
avventura.
Appare fin dall’inizio un personaggio misterioso e spietato:
Taoufik,
il fratellastro di Kari, un assassino pronto a tutto pur di mettere le mani su
un tesoro che, secondo lui, gli spetta di diritto.
E non solo: anche due altri personaggi bizzarri e misteriosi fanno capolino di tanto in tanto: “Sindaco”
E non solo: anche due altri personaggi bizzarri e misteriosi fanno capolino di tanto in tanto: “Sindaco”
“Ti ho detto di non chiamarmi Sindaco!”...
Andrea presto conosce Kari, anche se non sa niente del suo passato. Tra i
due nasce più di una semplice simpatia e, dopo una bella gita alle Grotte di
Frasassi, si preparano a trascorrere una romantica serata, dove
abita Kari. Ma proprio
sul più bello, accade...
Non voglio raccontare la trama, dovete leggerla, leggere le descrizioni
ricche dei luoghi, rispondere da soli alle tante domande: Quali segreti nasconde il manoscritto settecentesco che
Andrea ha preso in biblioteca? E quale importante e potente formula nasconde
quel foglietto un po’ bruciacchiato trovato nel libro e che qualcuno vuole
recuperare a tutti i costi?
Ma a questo si aggiungono ancora visioni strane nella mente di Andrea che
si incrociano e complicano la situazione. In realtà ogni elemento trova alla
fine la sua collocazione e la sua spiegazione e, nel complesso, ho trovato il
libro scritto bene. Davvero molto bello, a 5 stelle, il capitolo finale, con
Cagliostro nella fortezza di San Leo: un elemento che permetterà di capire
tutto il libro e di rileggerlo in chiave diversa. Un insieme di storia e leggenda, cultura e società legate insieme.
Anche il registro che usa cambia secondo le situazioni e
le scene, dal cruento, alla situazione più leggera e divertente.
L’autore
parla con sicurezza di assenzio, tujone e glucoside amaro, di principi
psicotropi, preparati erboristici e principi attivi delle piante; del “Manuale
dei medicamenti galenici e chimici”, di erbe medicinali dai poteri vari.
Michele
Sbriscia scrive:
“Ero entrato
nel mistico mondo dell’alchimia: elisir di lunga vita, trasmutazione dei metalli,
longevità e immortalità, miscugli di sostanze medicamentose.
Avevo forse
trovato il movente?”
E ancora:
“Cagliostro,
l’elisir di lunga vita, l’eterna giovinezza e la scoperta dell’ultimo elemento misterioso,
....M.A..ST.. o forse ....M .A..ST..
Qualcosa
sarebbe ora cambiato nella sua vita?”
E descrivendo
Kari: “Splendida e statuaria innanzi a me, ogni singola curva del suo corpo era
priva di imperfezioni. Le sue invitanti labbra erano carnose...”
Poi: “Anche
la luna sembra dissolversi per alcuni istanti, poi si ripresenta puntualmente.
Un corpo mastodontico le passa davanti, oscurandola. [] la gigantesca massa e
le sue evoluzioni aeree si avvicinano alla terra ferma. Le violenti...”
Insomma, davvero
un ottimo esordio per Michele Sbriscia. Spero che stia scrivendo altro.
RECENSIONE DI
FRANCESCA:
Un romanzo che mi ha sorpreso su più piani, quello di Michele
Sbriscia, un mix di generi diversi per una storia avventurosa, tinta di rosa ,
ma a tratti gialla, con passaggi anche abbastanza cruenti, il tutto suddiviso
in più piani temporali e in differenti luoghi geografici.
Le storie parallele si intrecciano pian piano, rendendo
palesi i legami che le uniscono e appassionando sempre più il lettore.
Nella trama presente abbiamo Andrea, il personaggio che più
mi è piaciuto , perché ‘normale’, è un ragazzo insicuro, pacato, che conduce
una vita semplice, che viene stravolta con l’incontro di una donna misteriosa.
L’amore per questa donna lo trasformerà in un improbabile
detective ( veramente ben riuscito in questa trasformazione che dona un tocco
di ironia alla storia) , che si immerge nel mistero, attirando a sé il lettore
con la sua imperfezione.
La storia ambientata nel futuro invece è agli inizi molto sognante,
irreale, nebulosa, il lettore riuscirà a dipanare la matassa solo verso la fine.
Insomma è un romanzo complesso, che intriga, che abbracciando
vari generi diversi non annoia mai, bravo l’autore!
Vi lascio alcuni passaggi per me molto significativi della
poliedricità del narrare:
questo per me è un inizio perfetto, che mi ha catturato
immediatamente , un modo di narrare delicato, sognante, pieno di dettagli nel
descrivere, non vi sembra di vedere una cartolina leggendo queste parole?
e qui l’ironia di cui vi parlavo: un detective improbabile,
impacciato e insicuro, che fa sorridere.
Qui la sensualità fa da padrona, con il lato romantico della
storia
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