lunedì 5 dicembre 2016

Il Gusto della Vita, Recensione

la mia recensione del "Il Gusto della Vita" un libro che mi ha colpito molto, per questo motivo voglio consigliarvelo.
  • Titolo: Il Gusto della Vita

  • Autore: Luciana Ortu

  • Formato. E-Book Cartaceo

  • Lunghezza stampa: 136 pagine

  • Editore: Amarganta

  • Acquisto cartaceo e E-Book qui

L'autore

Luciana Ortu è nata e vive in Sardegna. L’amore per la lettura è la costante della sua vita. Appassionata di archeologia, ama scoprire le storie della sua terra millenaria.
 Adora camminare e sentire il profumo del tempo, scoprire la magia dei siti archeologici di cui la Sardegna è ricca.
 Ha corretto le bozze e collaborato alle ricerche per un saggio dedicato ai Grandi Padri, i suoi avi Nuragici. La curiosità e la voglia di documentare di persona l'hanno portata a fornire materiale a una rivista archeologica nazionale. La passione per la scrittura è un altro punto fermo della sua vita. Finalista a concorsi letterari regionali e nazionali, ha diversi racconti pubblicati, su carta stampata e riviste online. 
Nel 2009 ha curato la pubblicazione della monografia sul pittore Piero Ligas, in occasione dei suoi quarant’anni di attività. A marzo 2013 il suo "Crocus Oniricus" è compreso in un'antologia curata dalla associazione Alba Scriptorum, nata per finanziare un Parco Letterario nel cuore della Sardegna. Per Amarganta ha scritto il romanzo Il gusto della vita.



Sinossi

Una vita semplice quella di Laura, che perde il padre subito dopo aver sposato Josto. Il suo è il racconto dei piccoli gesti che si susseguono per andare avanti, nonostante il dolore e il senso di vuoto. 

Le visite al cimitero, l'invadenza dei parenti, il velluto dei ricordi, si fondono con l'amore per i luoghi di Cagliari e con i momenti in cui Laura cucina per sé, per il marito o assieme alla madre. 

Agli odori dei vicoli, si mescolano quelli dei cibi che soffriggono, si amalgamano, bollono.


Ricette sarde, ma non solo, raccontate in modo personale attraverso frammenti di vita che incasellano all'elaborazione del lutto nel corso di un anno. Conoscere gli ingredienti della tradizione, condividere la preparazione di un piatto e assaporare una pietanza con i propri cari, rinnova nei protagonisti il gusto per la vita e rafforza il senso delle radici, anche quando una di esse viene strappata.



Recensione 

Leggendo questo libro, anzi questo poutpourry di emozioni, ho sentito gli odori, i profumi, le gioie e i dolori, come se fossero miei. L’effluvio della terra bagnata mi faceva compagnia mentre scorrevo le frasi, i profumi dei cipressi e degli agrumi dei viali dell’infanzia di Laura invadeva piano la stanza dove leggevo. Parola dopo parola, affamata di prosieguo, non riuscivo a lasciare la lettura più sensoriale della mia vita da lettore. Un amore figliale, filo conduttore di una vita gustosa e sofferta, fiancheggiata da Josto, ilare, divertente e avvolgente. La presenza del padre-roccia che avvolge ogni cosa, anche le ricette che naturalmente, sgorgano dal cuore.
  Laura era li, con me, mentre leggevo, mi confidava le sue ansie le sue paure, mentre mi trovavo a passeggiare insieme a lei nelle stradine di Castello. Le strade della mia giovinezza rivissute e “annusate” tramite questo minilibro insolito ed entusiasmante.
 Il gusto della gioia assaporata con i mille ingredienti che compongono la vita dei protagonisti. L’amore e la tenerezza sprigionava dai tegami e dal rispetto delle proprie tradizioni, lasciando un buon sapore in bocca.
 Un pensiero divertente mi è balenato nella mente: Laura cucina la crema pasticcera esattamente come la faccio io.
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato per sentirne il gusto, il gusto della vita.
Merita un bel cinque stelle per avermi fatto sognare e lo consiglio a chi vuole un viaggio nei sentimenti  e nelle emozioni.
Rita Pinna



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