venerdì 30 dicembre 2016

Le interviste ai blogger: Rachel Sandman




Questo venerdì ospitiamo l'intervista a una blogger che è anche autrice, Rachel Sandman.
Trovate il suo blog qui


Benvenuta e grazie per aver accettato questa intervista. Chi sei nella vita di tutti i giorni?


Grazie a voi per questa opportunità. Beh, nella vita di tutti i giorni sono una persona che si barcamena tra lavoro, scrittura della tesi universitaria e passatempi vari. Scrivo, non solo sul blog, anche alle ore più disparate (non per niente, il mio letto ormai è fornito di apposita lucina per letture e scritture notturne); sogno e cerco di portare a termine ogni obiettivo che riesco a prefissarmi e cerco di vivere così, senza preconcetti né paletti stereotipati.


Che posto hanno i libri nella tua vita?


Attualmente, un posto abbastanza ingombrante, avendo invaso non solo scaffali e mensole ma anche buona parte della mia scrivania! Scherzi a parte, i libri sono il rifugio, la sicurezza che anche quando le cose sono grigie e tendenti al nero, posso immergermi in un modo diverso in cui ritrovare respiro e aria. Sono un porto sicuro.


Perché hai deciso di aprire un blog letterario?


Ah … Questa domanda mi piace. È un'idea che mi frullava da un po' nella testa: un giorno d'estate ha preso il sopravvento e via, è nato il mio blog.


Parte innanzitutto con l'idea di unire un gruppo di persone che possa trovare un angolino in cui condividere la passione per libri, arte e musica. In secondo luogo, è un modo per me di raccontarmi, discorrere dei libri che leggo e delle emozioni che mi suscitano. In ultimo, essendo anche io aspirante autrice, mi crogiolo nell'idea che un blog sia il modo migliore per avere un contatto diretto con gente appassionata che, spero, sarà composta da tanti miei futuri lettori … Lasciatemi sognare, ecco!


Qual è il genere che preferisci leggere e recensire?


Allora: leggo un po' di tutto ma adoro i New Adult e i romanzi contemporanei, quelli che ti straziano l'anima, con un po' di sano dolore e contorcimenti vari, con le emozioni ben espresse e con le trame non scontate. Adoro recensire questi generi ma, devo essere onesta, salvo alcuni casi, mi diverto anche a scrivere recensioni di libri che non mi sono piaciuti: lo trovo alquanto catartico!


Leggi e recensisci anche altri generi?


Leggo e recensisco un po' di tutto, come ho detto sopra. Diciamo che, se proprio devo scegliere, preferisco young adult, fantasy e chick-lit a cose tipo thriller e horror, ma mai dire mai. Se un libro mi attira, non importa il genere di appartenenza, devo leggerlo e farmi una mia personale idea.
 
Ti definiresti "buona" o "cattiva" con gli autori?


Cerco di essere il più possibile giusta. Nel senso, odio il buonismo ipocrita. Se cercano una recensione tutta pizzi e merletti, non devono venire da me. Io dico quello che penso: certo, cerco sempre, soprattutto quando si tratta di critiche, di motivare e spiegare le ragioni che mi hanno fatto storcere il naso. Ma non troverete mai sul mio blog una recensione che non corrisponda al mio reale pensiero, in maniera assoluta.


Non hai paura che, se sei cattiva con un romanzo di un collega, poi questo si possa vendicare sul tuo romanzo?


Non sempre, lo devo ammettere, le recensioni negative vengono comprese. Quando poi gli autori sono persone con cui sei in relazione, la questione diventa davvero complicata.


Un'esperienza molto positiva è tuttavia quella che ho avuto recentemente con Giulia Amaranto: ho recensito il suo libro Il tuo amore è il mio Natale e diciamo che, per usare un eufemismo, la sua protagonista non mi era davvero piaciuta, per niente. Confesso qui, pubblicamente, che ho trovato in questa autrice una donna davvero fantastica, apertissima alle mie critiche e ai miei dubbi, che non mi ha messo in difficoltà sostenendo il suo punto di vista ma ha accettato e apprezzato il mio lavoro. Ho adorato questa cosa, davvero.


Certo, Giulia è una mosca bianca: la reazione più frequente è quella dell'autore che ti si rivolta contro e che, talvolta, pretende addirittura la rimozione della recensione.


Io spero che la correttezza venga ripagata e che, un domani, se mai avrò la fortuna di avere persone che recensiranno il mio romanzo, sarà quest'ultimo ad essere recensito, non io in quanto blogger o autrice.


Cosa pensi del self publishing? Lo consideri un'alternativa valida alla pubblicazione da parte di un editore?


Lo considero davvero un trampolino di lancio, la prima tappa a cui ormai gli autori sono costretti, visto il numero sempre crescente di scrittori o presunti tali. Io adoro i self: quest'anno, per esempio, la mia più grande sorpresa è stato proprio un libro autopubblicato, Emerald Gloom di Alessia Elle Caruso (se avete occasione, leggetelo, davvero).


Inoltre, ormai, i refusi o errori si trovano in un self così come in un libro pubblicato anche da grandi case editrici quindi, il metodo di pubblicazione non è sinonimo di nulla più che la scelta personale dell'autore stesso.


Se un libro non ti piace, lo recensisci lo stesso?


Come ho già detto precedentemente, non mi tiro indietro per quanto riguarda le recensioni negative. Ovvio, non sparo a zero su un libro: il mio intento è quello di essere sincera e di spiegare, nel modo più adeguato possibile, le motivazioni che mi hanno spinto a non apprezzare il romanzo. Detto questo, non mi censurerò sicuramente: se un libro mi piace, lo scrivo; se non mi piace, lo dico e lo scrivo allo stesso modo.


Un parere per orientarci: secondo te, cosa occorre a un libro oggi per attirare l'attenzione in un mercato così affollato?


Ah … Questa domanda vale un sacco! Come faccio a saperlo? Non ne ho proprio idea.


Secondo me potrebbe essere un misto tra cover, sinossi e presentazione del libro sulle varie piattaforme online (Facebook, Instagram, blog vari …).


Non so. Io personalmente cerco quella nota, anche minima, di originalità che traspare da uno degli elementi sopra citati. Dev'essere una scintilla che cattura, un tocco del tutto personale dell'autore che mi faccia dire 'Wow, questo libro non pensavo di leggerlo ma ora proprio non me lo voglio perdere!'


 
Grazie di aver risposto alle nostre domande e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!


 
Arrivederci al 2017 e auguri a tutti da Clara Cerri

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