sabato 31 dicembre 2016

recensione La Mano

Titolo: La mano
Autore: Cenzie Loparco
Formato: ebook
Lunghezza stampa: 101
Editore: Lettere Animate
Prezzo: 1,49


L’AUTORE:
Cenzie Loparco è nata a L’Aia, nei Paesi Bassi, dove ha trascorso i primi anni della sua vita. Nel 1975  si è trasferita in Puglia, quindi a Lavello, in provincia di Potenza, il paese natale di suo padre, dove attualmente vive con il marito e i tre figli. Ha frequentato la facoltà di lingue e letterature straniere di Bari. Nel febbraio 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo, “La mano”, edito da Lettere Animate. Sempre per loro ha scritto un racconto per la collana Buio. Da alcuni mesi è uscito un suo racconto nell’e-book Io scrivo per voi i cui proventi saranno interamente devoluti a favore dei terremotati del sisma di Amatrice e in questi giorni è uscita un’antologia dal titolo Racconti fuori tema in cui è incluso un suo racconto dal titolo “La perquisizione”.

SINOSSI:
In una rovente mattina di un’estate lucana, quattro amici decidono di andare in escursione al bosco delle rose.
Ciò che doveva essere un’avventura divertente, si trasforma ben presto in un incubo inquietante, quando il gruppo scorge una mano con un anello particolare spuntare dal terreno.
Dopo una fuga iniziale, uno di loro, Salvo, ritorna sui propri passi, recandosi dai carabinieri guidati dal maresciallo Nisticò.
Quando gli uomini dell’Arma lo accompagnano sul luogo del macabro ritrovamento, scoprono però che della mano non vi è traccia. 
Per Salvo iniziano i guai e solo l’appuntato Gargiulo sembra volergli dare credito, indagando per conto proprio.
L’unico indizio è quell’anello particolare che appartiene a una sorellanza universitaria americana…

RECENSIONE:
Sono ormai un’appassionata di gialli. Mi piacciono anche i gialli per i più giovani, non troppo lunghi, senza la paura che ti tiene legata alla sedia, ma coinvolgenti. E penso che questo giallo sia così, coinvolgente e adatto soprattutto a un pubblico giovane. Cosa me lo fa pensare?
I protagonisti: un gruppo di amici, giovani ragazzi che, in cerca di avventura, si inoltrano in un bosco e si imbattono in qualcosa più grande di loro: il ritrovamento macabro di una mano che sbuca dal terreno, sepolta male.
Poi la sua presentazione: un romanzo breve, senza troppi approfondimenti e intrecci al di fuori della storia ma con una buona costruzione. Scritto con uno stile semplice ma diretto, molto scorrevole. Nel complesso una storia in un certo senso anche delicata. Da leggere tutto d’un fiato.
Cosa si cela sotto al terreno, oltre quella mano con uno strano anello? Cosa diranno i genitori ? Meglio tacere ? La storia scivola verso un finale e un messaggio per riflettere: sul bene e il male, sul bianco e il nero, sul coinvolgimento del singolo nella comunità, sul senso di responsabilità, sulla famiglia. Una storia interessante e piacevole, con una bella l’ambientazione, percepivo il calore estivo dell’estate lucana.
Darei quindi 


CITAZIONE :

«Questa è vita!» esclamò felice, allargando le braccia. Nel muoversi urtò un ostacolo. Una radice che fuoriusciva dal terreno pensò, mentre a tentoni cercava di afferrarla, senza guardare cosa stesse toccando.
Individuato l’oggetto, lo tastò, cercando un appiglio, pronto a tirare via la radice. Si accorse però che doveva trattarsi di qualcos’altro.
Incuriosito, sollevò il cappellino dagli occhi e guardò… poi urlò per la sorpresa e l’orrore, scattando in piedi come una molla e indietreggiando terrorizzato.
I suoi amici, ancora infervorati nella discussione sul dove iniziare a cercare, lo guardarono meravigliati e allarmati.
Andrea gli fu vicino in un attimo. «Che ti succede amico mio. Non ti avrà morso per caso qualche insetto o peggio ancora una vipera?» .
Vittorio, bianco come un lenzuolo, negò con la testa, invitando l’amico a seguire con lo sguardo ciò che indicava il suo dito.
«O mio Dio!» esclamò sorpreso Andrea impallidendo a sua volta e ritraendosi inorridito. Nino e Salvo che li avevano raggiunti guardavano sgomenti la mano che spuntava dal terreno. Per un lunghissimo momento nessuno fiatò, non riuscendo a distogliere lo sguardo dal terribile ritrovamento.

«Sarà vera?» azzardò Andrea esitante.

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