Scheda autore
Sono nata quarant’anni fa
a Vicenza, città intrisa di grazia palladiana, ma vivo a Torino, città del
mistero.
La scrittura è una
passione nascosta che ho iniziato a coltivare tardi.
Ciò che scrivo nasce
dalle esperienze vissute. Il lavoro nelle comunità psichiatriche e per disabili,
i viaggi come volontaria in zone di guerra, l’impegno per la difesa dei diritti
umani. L’ascolto delle persone in difficoltà e, prima ancora, l’ascolto di me
stessa. Il mondo onirico e la ventennale attività di scavo nella mia psiche.
La scrittura mi rende una
persona migliore.
Pubblicazioni
“Dodici Porte” è il
romanzo d’esordio. Primo di una trilogia. È stato pubblicato nella sua nuova
versione da “Lettere Animate” (febbraio 2015).
Sono stati poi pubblicati
quattro racconti:
-
“Ragnatele” nella raccolta “Obsession”
curata da Lorenzo Spurio, edizioni Limina Mentis (2013)
-
“Margherite tra i capelli” nella raccolta
la “Forza della Diversità”, Edizioni Montag (2013)
-
“Bottiglie di cielo”, racconto pubblicato dalla
rivista letteraria “Euterpe” numero 12, 2014
-
“Teoria della Creatività”, racconto pubblicato
dalla rivista “Coachmag” numero 13, 2014
-
“Ombra e Luce”, per la raccolta Short Story 1, Lettere Animate Editore,
aprile 2015
Gestisco un sito, www.daisyfranchetto.com e la pagina
dedicata alla protagonista di Dodici Porte
Per contattarmi:
Daisy Franchetto
e-mail giudagaggia@libero.it
Dodici Porte: Sinossi e presentazione
Dodici Porte è una lunga fiaba che si snoda attraverso dodici
passaggi simboleggiati dalle porte che la protagonista, Lunar, supera, trovandosi
a conoscere di volta in volta luoghi e dimensioni diverse. È un percorso di
guarigione, ma anche un viaggio iniziatico alla scoperta delle sue reali
origini. I personaggi e i luoghi incontrati rappresentano simbolicamente parti
psichiche della protagonista e manifestazioni del percorso da compiere per
superare il dolore legato al trauma subito.
Lunar è una giovane, vittima di
violenza. La notte stessa in cui si consuma il terribile episodio si trova a
bussare a una porta in cerca di aiuto. È la porta della Casa. Le apre una
strana donna accompagnata da un animale speciale. È questo il primo contatto di
Lunar con una dimensione interiore che non credeva esistesse. La giovane
tenterà di far fronte al periodo di dolore e di angoscia che la aspetta
contando sulle sue forze e sull’aiuto della famiglia, ma quando si ritrova
faccia a faccia con il suo carnefice, si rende conto di aver bisogno di un
aiuto ‘particolare’.
Inizia così il percorso di
guarigione all’interno della Casa, alla scoperta di personaggi e luoghi
fantastici: i contenuti della sua psiche, ma non solo. Dovrà superare tre
prove, che altro non sono che un allenamento in vista di ciò che la attende, e
varcare delle soglie, che sono simboli dei passaggi necessari alla sua
evoluzione. Una notte il Gatto parlante
la conduce fuori dalla Casa in un’altra Dimensione, dove sarà Lunar a prestare
aiuto a qualcuno. L’incontro con nuovi personaggi e le prove da superare la
conducono a scoprire capacità che non pensava di possedere. Comincerà anche a
intravedere scorci di un passato sconosciuto e di un destino che la legheranno a
un livello profondo e tenebroso: la Terra dei Morti.
Al termine della sua esperienza
presso la Casa, sarà una giovane trasformata che ha recuperato parti preziose
di sé, ma che si è assunta anche importanti compiti per il futuro. Non sarà più
sola in questa nuova fase, un amico speciale la seguirà come un’ombra e le farà
da guida al ritorno nel “mondo reale”.
Dodici tappe di trasformazione.
Dodici porte che si aprono una
dentro l’altra.
Il primo romanzo di una trilogia
magica.
Questa che leggerete è una nuova
versione del romanzo, già pubblicato nel 2012. Stessa trama, con una scrittura
più scorrevole e pulita.
Questo il commento di Maria
Abbrescia, l’editor che ha curato la revisione del testo:
Un intreccio solido e ben congegnato per una trama narrativa avvincente, al
confine tra il genere fantastico e la favola. Una favola dell’oggi, fondata su
temi che appartengono ai tempi nostri, ma sono di tutti i tempi e universali.
Le avventure dell’anima, della ragione, la violenza, il dolore, la lotta,
le profondità della psiche, le dimensioni della coscienza e del coraggio
eroico, umano, di superare soglie sconosciute e misteriose per evolvere e
crescere, per guarire e vivere.
L’eroina qui è una ragazza di sedici anni, Lunar, ed è forse superfluo dire
che il suo viaggio in dimensioni e luoghi misteriosi e fantastici - insieme con
personaggi attinti da un immaginario prolifico e aperto a figure di ogni
genere, animali, piante, creature magiche e mitologiche – è un viaggio pieno di
azioni che è pure un percorso di formazione. Una formazione, diciamo, di primo
livello. Infatti, a questo, seguiranno altri due romanzi a dare forma a una
trilogia, altri viaggi in luoghi ancora più remoti, dentro livelli simbolici
ancora più profondi e maturi.
Un romanzo d’esordio in cui Daisy dimostra di avere un forte senso della
narrazione, una dimestichezza naturale con l’incastro, uno stile equilibrato e
una scrittura garbata, e che, soprattutto, sarebbe un peccato non leggere.
Maria Abbrescia
Dodici Porte
di Daisy Franchetto
Lunar
camminava nella notte umida da un tempo che sembrava infinito. La strada
sterrata era bagnata e piena di sassi. Il piede scalzo si irrigidiva ogni volta
che incontrava una pietra aguzza; l’altro, invece, la scarpa ce l’aveva. I capelli, lisci e lunghi, le si
appiccicavano alla faccia, le ciocche bagnate aderivano al viso come fossero
nastri. L’occhio sinistro era quasi
chiuso e il labbro inferiore era gonfio.
La giovane donna respirava in maniera affannosa e a tratti un brivido le
correva lungo la schiena.
L’abito
era sporco di terra e strappato. Lo aveva comprato per andare alla festa dei
sedici anni di Laura e lo aveva scelto dopo una lunga ricerca, svolazzante tra
movimenti di stoffe e girovagare di colori in un piccolo negozio. Era un vestito perfetto, lei lo adorava.
Quella
sera tornò a casa felice e fece vedere a tutti il suo vestito nuovo. Era bella
Lunar quando rideva.
Adesso
non pensava a nulla. Camminava, camminava e basta. Come se, di tutto il corpo,
l’unica cosa che funzionasse davvero fossero le gambe piene di escoriazioni. Non
c’erano emozioni, pensieri, immagini, sogni, odori, ricordi.
Lunar
era stata violentata.
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