martedì 14 aprile 2015

segnalazione



 Stasera vi segnalo un'altra autrice della 'scuderia' Lettere Animate, vi presento l'elefante è già in valigia di Paola Casadei, fatemi sapere le vostre opinioni a riguardo ;-)


 SINOSSI (breve)
Carlotta è una ragazza molto sensibile, ha sedici anni e dopo una vita trascorsa in Africa si trasferisce in Italia, in una città piuttosto chiusa e borghese del centro nord. Nella sua scuola precedente erano rappresentate almeno trenta nazionalità diverse. Le sue amiche sono meticce, russe, francesi, e vivono come lei le difficoltà di trasferimenti a volte improvvisi. Passione per le foto, grande affetto per il fratellino adottato, Carlotta all’inizio si sente pesante, con un carico di paure e angosce che tiene nascoste nel cassetto della sua scrivania e che un giorno riesce a rileggere per elaborarle a distanza di anni. Nell’arco di un anno cerca di costruirsi una nuova vita: riuscirà a sentirsi più leggera, a trovare un nuovo equilibrio? E chi è Filippo? 
Sua madre, Giulia, per compiere il percorso di distacco da tutto quello che l’Africa ha significato per lei utilizza la sua cucina e propone regolarmente ricette africane, bobotie, thieboudienne, caril de camarão. Viaggi, ricordi, amicizie nuove o ritrovate, drammi e speranze completano il quadro del romanzo. 
Cosa sarà poi L'origine dell'uomo e della donna secondo la teoria della deriva dei continenti"?

DESCRIZIONE
Uno vero e proprio Zibaldone legato a sedici anni vissuti in Africa, tra ricordi di viaggi e riflessioni di un’adolescente profonda e sensibile che ora, con l’ennesimo trasloco che la porta a vivere in Italia, vede stravolto il suo mondo e deve trovare il suo posto nella nuova società; conversazioni Skype con le amiche lasciate sul percorso e sparse per il mondo, fotografie della propria vita in espatrio che un bambino africano utilizza per le sue ricerche per la maestra. L’Africa non è una sola, Kapuscinski dice che “…è un vero e proprio oceano, un pianeta a parte, un cosmo eterogeneo e ricchissimo. È solo per semplificare che lo chiamiamo Africa. In realtà, a parte la sua denominazione geografica, l’Africa non esiste.” Non lascia indifferente nessuno, ti marca a vita. Come sarà ora vivere in Italia? 



BREVE PASSAGGIO, INCIPIT
Mi chiamo Carlotta e vivo con un nodo in gola. Ho sedici anni, mi sento sola perché sono diversa da tutte le persone che mi circondano, e questo non mi piace. Non appartengo a nessun luogo. Ho abitato in Africa per cinquemilasettecentosessantaquattro giorni (5764!), per me l’Italia significava solo che la scuola era finita e nonni e cugini mi aspettavano per le vacanze. Ho trascorso un’infanzia felice, ricordo viaggi bellissimi, gran parte dei quali legati al mare: squali, balene e pesci colorati. I miei genitori ridevano spesso, e spesso facevamo safari alla ricerca dei big five nei parchi naturali del Sudafrica e dei Paesi limitrofi, Namibia e Botswana. La prima volta che ho visto la neve - ero in Kenia - avevo nove anni: era bianca come le nuvole. Ed ora mi ritrovo qui in Italia.



 BIOGRAFIA

Nata a Forlì in una bella giornata di giugno, dopo il Liceo Classico a Forlì si laurea con 110 e lode (per errore) in Farmacia. Per alcuni anni lavora in farmacia, poi è Direttore Tecnico di un laboratorio omeopatico. Dal ’95 per amore lascia la sua città e vive a Roma, poi a Montpellier, quindi per dodici meravigliosi anni in Africa (otto anni in Sudafrica e quattro in Mozambico), dove è prof di musica e insegna pianoforte e italiano. Sposata, madre di due adolescenti che parlano quattro lingue, dall’Africa si è portata alcuni souvenir viventi: due gatti sudafricani, Mango e Kruger e un cane mozambicano, Luna.
Da quasi due anni risiede con tutta la sua famiglia a Montpellier. Adora viaggiare, leggere, suonare il piano e cucinare i piatti dei paesi in cui ha vissuto.


Link acquisto: 
http://www.amazon.it/Lelefante-gi%C3%A0-valigia-Paola-Casadei-ebook/dp/B00V3R9GLS/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1427181984&sr=1-1&keywords=lettere+animate+editore


Nome Twitter: Paola Casadei  @FarolfiPaola

Linkedin: Paola Farolfi


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