IL BLOCCHETTO:
Titolo: Il nostro gioco. Sogni sospesi
Autore: Ilaria Pasqua
Editore: Leucotea (1 gennaio 2015)
Formato: cartaceo. Copertina flessibile: 124 pagine
Editore: Leucotea (1 gennaio 2015)
Formato: cartaceo. Copertina flessibile: 124 pagine
Prezzo:12,90
Pagine:124
L’AUTRICE:
Ilaria Pasqua è una giovane scrittrice, articolista nella redazione del giornale Futuro Quotidiano.com, gestisce un suo blog dove recensisce libri e film e collabora con la rivista di cinema Recencinema.it .
Esordisce come selfpublisher, per poi affidare i suoi lavori a varie case editrici:
Ilaria Pasqua è una giovane scrittrice, articolista nella redazione del giornale Futuro Quotidiano.com, gestisce un suo blog dove recensisce libri e film e collabora con la rivista di cinema Recencinema.it .
Esordisce come selfpublisher, per poi affidare i suoi lavori a varie case editrici:
“Le tre lune di Panopticon – Anime prigioniere”,
primo volume di una trilogia, è ora pubblicato da Lettere Animate Editore.
“Il giardino degli aranci – Il mondo di Nebbia”,
primo libro di una seconda trilogia, è pubblicato da Nativi Digitali Edizioni.
Il secondo volume della saga, “Il giardino degli
aranci – Il mondo del Bosco“, è uscito il 16 ottobre 2014, sempre per
Nativi Digitali Edizioni.
“Il bambino nascosto nel buio” edito da La Ponga
Edizioni.
Ha pubblicato ad agosto il racconto “Quel sigaro”
nell’antologia “Aquarium” con Lettere Animate Editore.
Il nostro gioco è il suo ultimo lavoro edito da Leucotea edizioni.
SINOSSI:
“Devo portarla via di qui" è l'unico pensiero che Davide ha in mente mentre corre via dal ghetto insieme a sua sorella Flaminia, di cinque anni. È la mattina del 16 ottobre 1943 e i due ragazzini sono rimasti soli in una Roma che non riconoscono più. I tedeschi hanno preso in mano le redini della città, e loro non sanno dove rifugiarsi per sfuggirgli. Davide porta avanti il gioco iniziato dai loro genitori per impedire alla bambina di capire cosa sta succedendo. E così farà anche Enrico, un ragazzino dei quartieri ricchi che li nasconde in casa sua rischiando molto. Nonostante una prima iniziale diffidenza nascerà una bellissima amicizia che li salverà da un destino orribile. Continueranno a giocare tutti insieme, trascinati dai sogni magnifici di Flaminia, fino a quando non finirà la guerra, fino a quando non sfiorirà del tutto l'infanzia.
“Devo portarla via di qui" è l'unico pensiero che Davide ha in mente mentre corre via dal ghetto insieme a sua sorella Flaminia, di cinque anni. È la mattina del 16 ottobre 1943 e i due ragazzini sono rimasti soli in una Roma che non riconoscono più. I tedeschi hanno preso in mano le redini della città, e loro non sanno dove rifugiarsi per sfuggirgli. Davide porta avanti il gioco iniziato dai loro genitori per impedire alla bambina di capire cosa sta succedendo. E così farà anche Enrico, un ragazzino dei quartieri ricchi che li nasconde in casa sua rischiando molto. Nonostante una prima iniziale diffidenza nascerà una bellissima amicizia che li salverà da un destino orribile. Continueranno a giocare tutti insieme, trascinati dai sogni magnifici di Flaminia, fino a quando non finirà la guerra, fino a quando non sfiorirà del tutto l'infanzia.
RECENSIONE:
Questa è la storia di un’amicizia nata nella peggiore delle situazioni: la guerra.
Questa è la storia di un’amicizia nata nella peggiore delle situazioni: la guerra.
Due fratelli ebrei, Davide 12 anni e Flaminia 5 si ritrovano
divisi dai genitori durante un rastrellamento. Davide, sentendosi responsabile
per la sorella, continua un gioco iniziato dai genitori, facendo credere alla
sorellina di partecipare a un grande nascondino. Il tutto s’incentra un po’ su
questo:il nascondere le brutture della guerra agli occhi innocenti di un
bambino e trasformare tutto in un gioco. E Flaminia riuscirà a mantenere
la sua spensieratezza fino all’ultimo, finché sarà possibile, grazie anche all’intervento di Enrico. Un bambino solo, che va contro gli
stessi genitori ospitando ebrei in una casa frequentata da tedeschi e cercando di rendere la
permanenza, per quanto possibile, piacevole e sicura, soprattutto per la
piccolina.
Questo lato protettivo dei due ragazzini per la protagonista
più piccola è la parte più dolce e ben riuscita della storia. Flaminia gioca,
mangia con voracità, ha sempre i suoi bei codini ben fatti dal fratello
maggiore e ha sempre voglia di giocare, nonostante tutto. Enrico e Davide invece sono cresciuti prima
del tempo, sono adulti in miniatura e cercano solo di sopravvivere in un mondo
corrotto dalla guerra, preservando la spensieratezza della piccola Flaminia.
L’unica parte che per me ha stonato un pochino è quella
inerente ai sogni in comune dove i bambini s’incontrano e si sfogano della
segregazione cui sono costretti. Poi al mattino si ricordano tutto, come fosse reale. Una parte
un po’ troppo fantastica per un libro ambientato nella cruda realtà. Ovviamente
questa è una scelta voluta, che fa proprio da contrasto alle brutalità della guerra. Ciò
nonostante forse avrei scelto un’opzione un po’ meno fantastica. Invece avrei dato un po’ più di spazio al
contorno: una maggiore descrizione di Roma in quel periodo storico, una finestra
aperta anche al di fuori della piccola nicchia della casa di Enrico, non mi
sarebbe affatto dispiaciuta.
GIUDIZIO COMPLESSIVO:
Il libro si legge d’un fiato, la trama è piacevole e non è
intrisa del solito pietismo in cui è facile cadere quando si parla di
bambini in difficoltà.
Consigliato per chi vuole una storia in cui i sentimenti
fanno da padroni , una storia in cui il mondo degli adulti, brutale e
sconvolgente, contrasta con la forza della fantasia, una storia in cui chi deve
essere protetto e aiutato è in realtà chi aiuta gli altri a superare i brutti
momenti, grazie alla contagiosa allegria, la purezza e l’ingenuità.
La delicatezza di quest’autrice nel trattare argomenti così
spinosi, ha dato vita a un romanzo meritevole d’attenzione.
Nessun commento:
Posta un commento