Questa una pagina è tutta tua: uno spazio per mostrare a
tutti chi sei e svelarci qualcosa in più sul tuo libro.
Ciao Francesca e grazie per questa intervista.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Il mio tempo è organizzato al contrario: dato che sono
arrivata da poco in Francia e non lavoro, trascorro gran parte della giornata a
leggere, scrivere, imparare a usare i social network. Suono il pianoforte e ho
qualche allievo. Poi frequento due club di lettura (uno in inglese e uno in
inglese), per cercare di costruirmi un ambiente sociale intorno, dato che sera
e week-end rimaniamo spesso in famiglia. Mi resta dunque solo un po’ di tempo
libero per occuparmi della casa e della cucina.
Parlaci di te come lettrice: quali i tuoi generi preferiti?
Gli autori?
Narrativa di certo. Thriller e polizieschi per rilassarmi.
In questo momento non ho autori preferiti, ho avuto una fase (lunghissima) di
soli classici, poi autori sudafricani (dai premi Nobel Nadine Gordimer e J.M.
Coetzee a Brink, Damon Galgut, Zakes Mda), francesi, che scopro grazie alle
scuole dei miei figli, italiani e non solo. In questo momento sto leggendo anche molti
esordienti.
Come è nato questo tuo libro? Come ti è venuta
l’ispirazione?
È
nato vivendo davvero in Africa per dodici anni con la famiglia. Ho conosciuto
persone speciali e vissuto esperienze fuori dall’ordinario, mi sembrava
un’occasione da cogliere. Anche per non dimenticare.
Quanto hai impiegato per la stesura? E per la revisione?
È
un libro molto disordinato. Direi un anno, anzi molto di più per la stesura,
dato che per mesi mi capitava di non scrivere nulla. Ne avevo scritto un altro
in precedenza, che è e resterà nel computer e che mi aveva preso già un paio d’anni,
ma non mi convinceva e ho ricominciato tutto daccapo con nuovi personaggi e
idee. Anche la revisione è stata lunga, perché non l’ho mai fatto leggere a
nessuno fino alla fine e non ero mai soddisfatta.
Quando scrivi lo fai:
·
In silenzio
·
Ascoltando musica (se si di che tipo)
·
Al pc
·
Su carta
·
Preferibilmente in che stanza ?
·
Seduta a tavolino o sul divano-letto?
Il più delle volte in silenzio
al pc, davanti alla scrivania in un piccolo studio che avevamo previsto per mio
marito, in silenzio e bevendo molto caffè e tè alla menta. Tempo fa scrivevo
molto su carta, ho ancora fogli e quaderni con note e appunti sparsi ovunque,
ma di recente cerco di usare il computer.
Genere del libro?
Narrativa contemporanea.
Raccontaci in breve di cosa parla, cosa ci racconti in
questa storia
Nel libro racconto la vita intera di un’adolescente che a un
anno si trovava già in Africa, in scuole piene di bambini provenienti da Gabon,
Costa d’Avorio, Argentina, Colombia, Russia, Francia, Madagascar, Camerun.
Quando ha 16 anni la sua famiglia trasloca in Italia, in una città del
centro-nord non specificata, che Carlotta conosceva solo perché andava in
estate a trovare i parenti. Deve ricostruirsi tutto intorno, appoggiandosi alle
amiche lontane grazie a Skype e guardando spesso le foto del passato insieme al suo fratellino adottato. C’è un po’ di tutto: ricordi di
viaggi, conversazioni tra adulti circa le sorti dell’Africa, la situazione
degli aiuti all’Africa, i disagi per la situazione sanitaria o sociale,
l’amicizia con una ragazza alla quale hanno ucciso il padre; articoli di
giornali sudafricani riguardanti gli abusi sui bambini e le violenze, un
riassunto sulla storia del Sudafrica. Ci sono anche riflessioni e ricette di
Giulia, la madre, che compie il suo percorso di distacco dall’Africa
riproponendo piatti africani come la thieboudienne, il mafé, il caril de camarão, il bobotie. E una
storia d’amore che nasce.
Cosa dicono i lettori?
Proponici qualche recensione
Ho solo due commenti, uno su Amazon e l’altro su
Bookrepublic. Li incollo:
“Storia avvincente!
Evoca personaggi,avvenimenti e paesaggi molto
realistici e concreti,soprattutto per chi ha visitato quei luoghi e ha visto
gli animali, caratteristici di quell'affascinante terra,qui descritti con una
dovizia di particolari che denota una personale e precisa conoscenza di ciò che
viene descritto!
Notevole è anche la profondità con cui vengono descritti e analizzati i sentimenti di un'adolescente che, pur così giovane,affronta con disinvoltura,anche se, a volte,con sofferenza psicologica,il disagio di ben quattro o cinque traslochi in continenti e nazioni dalle caratteristiche diverse e, a volte,contrastanti.
Lo consiglio per la precisione ed esattezza delle descrizioni e per la profondità dell'analisi dei sentimenti!”
Notevole è anche la profondità con cui vengono descritti e analizzati i sentimenti di un'adolescente che, pur così giovane,affronta con disinvoltura,anche se, a volte,con sofferenza psicologica,il disagio di ben quattro o cinque traslochi in continenti e nazioni dalle caratteristiche diverse e, a volte,contrastanti.
Lo consiglio per la precisione ed esattezza delle descrizioni e per la profondità dell'analisi dei sentimenti!”
“Un romanzo denso di emozioni di chi l'Africa l'ha respirata con
il cuore!”
Cosa bolle ora in pentola? Progetti per il futuro?
Sto scrivendo un racconto di genere diverso dal libro, che
nella mia testa avrebbe anche già un
seguito. Ma soprattutto sto cercando di pubblicare un romanzo molto
interessante che ho tradotto dal francese: autrice e traduttrice mi sembra un
sogno ambizioso per una farmacista quale ero,
ma non irrealizzabile.
Ti faccio un enorme in bocca al lupo per tutto e ti
ringrazio per avermi dedicato il tuo tempo .
Link per l’acquisto: http://www.amazon.it/Lelefante-gi%C3%A0-valigia-Paola-Casadei-ebook/dp/B00V3R9GLS/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1434704354&sr=1-1&keywords=l%27elefante+%C3%A8+gi%C3%A0+in+valigia
Disponibile su tutti gli store
Nessun commento:
Posta un commento